L’argomento specificato nel titolo risulta trattato nella circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2010, n. 1 pubbliche in cui preliminarmente viene evidenziato che uno dei principali obiettivi dell’azione di governo è quello di aumentare il grado di informatizzazione e di digitalizzazione dei processi amministrativi, rendendo più efficace e trasparente l’azione pubblica , a cui tutte le amministrazioni sono chiamate a rispondere.
La realizzazione di tale obiettivo ,prosegue il documento in esame, è affidata con priorità all’utilizzo dei nuovi canali informatici, come strumento di interazione tra le pubbliche amministrazioni, i cittadini, le imprese e i professionisti.,dando rilievo in particolare, alla Posta Elettronica Certificata specie in rapporto alle garanzie di qualità, tracciabilità e sicurezza che questo strumento può offrire.
Detto mezzo di comunicazione viene definito fondamentale per qualunque amministrazione pubblica, perché coniuga la semplicità d’uso della posta elettronica con le garanzie fondamentali che devono caratterizzare la comunicazione istituzionale ,come confermano le tante iniziative promosse dal governo su questo fronte: dall’obbligatorietà introdotta per i professionisti di dotarsi di Posta Elettronica Certificata, all’intervento in atto sul fronte della fornitura gratuita di una casella di Posta Elettronica Certificata ai cittadini che ne faranno richiesta , nonchè il notevole contesto normativo per consentire un uso esteso della Posta Elettronica Certificata come strumento di comunicazione.
Peraltro la circolare sottolinea non soltanto che i riferimenti normativi richiamati sanciscono chiaramente l’obbligo di utilizzo della posta elettronica da parte delle amministrazioni pubbliche con riferimento sia alla posta elettronica semplice, da utilizzarsi per le comunicazioni ordinarie interne alle amministrazioni e tra amministrazioni, sia a quella certificata, da prendere a modello per tutte le comunicazioni ufficiali da e verso i cittadini e le imprese , ma pure che nella situazione oramai imminente in cui qualunque professionista, cittadino o impresa potrà disporre agevolmente di un sistema per interagire con le amministrazioni in modalità elettronica, quest’ultime hanno l’obbligo di gestire tramite lo stesso mezzo le istanze veicolate in questa forma.
Conclusivamente l’atto della Presidenza del Consiglio dei Ministri Le stesse amministrazioni, dichiara che in conseguenza del disposto relativo all’istituzione di almeno una casella di posta elettronica istituzionale ed una casella di Posta Elettronica Certificata per ciascun registro di protocollo, le pp.aa.dovranno, inoltre, provvedere a collegare il sistema di protocollazione e gestione dei documenti a sistemi idonei a trasmettere e ricevere documenti sia mediante la posta elettronica semplice che mediante la posta elettronica certificata ,pervenendo alla divulgazione dei propri indirizzi di Posta Elettronica Certificata utilizzando gli strumenti già oggi disponibili, quali il proprio sito istituzionale e l’Indice delle amministrazioni pubbliche e delle aree organizzative omogenee gestito da DigitPA non mancando di adoperarsi affinché le comunicazioni istituzionali utilizzino in percentuale sempre maggiore il canale della Posta Elettronica Certificata non solo realizzando il collegamento tra le caselle di posta elettronica edi sistemi per il protocollo informatico dei documenti, ma anche dotandosi di strumenti per l’apposizione della firma digitale sui documenti da trasmettere, nei casi previsti dalla legge. dovendosi ter conto che l’attuazione delle disposizioni emanate in materia è rilevante ai fini della misurazione e della valutazione della performance sia organizzativa, sia individuale previste dagli articoli 8 e 9 del decreto legislativo del 27 ottobre 2009, n. 150, di attuazione della legge del 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni,mentre la mancata disponibilità di almeno una casella di Posta Elettronica Certificata per ciascun registro di protocollo e la prosecuzione delle tradizionali forme di comunicazione configurano l’inosservanza di disposizioni di legge e una fattispecie di improprio uso di denaro pubblico.