Archive for aprile 2015

CASSAZIONE :INDENNITA’ RISARCITORIA SPETTA ANCHE PER SOMMINISTRAZIONE A TERMINE DICHIARATA IRREGOLARE

29/04/2015

Nei termini di cui al titolo si e’  espressa  la Suprema Corte con la sottostante  decisione ,che ha accolto il ricorso del lavoratore con rinvio ,precisando che     Corte d’appello di Messina  farà applicazione del seguente principio di diritto: “L’indennità prevista dall’art. 32 legge n. 183/2010 trova applicazione ogni qual volta vi sia un contratto di lavoro a tempo determinato per il quale operi la conversione in contratto a tempo indeterminato e, dunque, anche in caso di condanna del datore di lavoro al risarcimento del danno subito dal lavoratore che abbia chiesto ed ottenuto dal giudice l’accertamento della nullità di un contratto di lavoro temporaneo convertito in un contratto a tempo indeterminato.”.

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CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 aprile 2015, n. 8286

RINNOVATO CCNL SETTORE COMMERCIO

29/04/2015

Il contratto del settore comercio è stato rinnovato  risultando  sottoscritto da Confcommercio e Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs, ovvero le sigle confederali di settore, e si applica a circa 3 milioni di lavoratori del terziario, commercio, distribuzione e servizi.

Le principali  novita’ del rinnovo , in vigore dal primo aprile 2015 al 31 dicembre 2017 ,sono riportate in sintesi di seguito

L’aumento salariale è pari a 85 euro per il quarto livello, erogati in cinque tranche (aprile e novembre 2015, giugno e novembre 2016, agosto 2017). L’aumento va parametrato di conseguenza per gli altri livelli contrattuali: in pratica per un quadro è pari a 147 euro, mentre per un impiegato di settimo livello è di 59 euro.

E’ poi previsto un elemento economico di garanzia per le aziende che non applicano contratti di secondo livello, pari a 90 euro per le imprese sopra i dieci dipendenti e a 80 euro per quelle sotto questa soglia. Verrà versato con la busta paga di novembre 2017, in proporzione alla prestazione lavorativa effettuata nel triennio di validità del CCNL Commercio. Le somme sopra indicate riguardano il terzo e quarto livello, e sono riparametrate per gli altri livelli di inquadramento. In pratica, quadri e impiegati di primo e secondo livello prendono 95 euro nelle imprese fino a dieci dipendenti e 105 euro in quelle di dimensioni superiori, mentre gli impiegati dal quinto al settimo livello prendono rispettivamente 65 e 75 euro.

Per gli operatori di vendita, l’aumento da rinnovo contrattuale è pari a 80 euro per la prima categoria e 67 euro per la seconda, mentre l’elemento economico di garanzia è rispettivamente di 76 oppure 85 euro (per le imprese sotto o sopra i dieci dipendenti), e di 63 o 71 euro.

Quanto al tempo determinato,   recependo   le novità contenute nel Jobs Act, è previsto che non si possa superare il 20% dei contratti aziendali, con regole diverse per le imprese più piccole:

  • singole unità produttive fino a 15 dipendenti: quattro contratti a termine;
  • singole unità produttive che occupino da 16 a 30 dipendenti: sei contratti a termine;
  • unità produttive fino a 15 dipendenti: massimo sei contratti fra tempo determinato e somministrazione.

Non ci sono limitazioni quantitative nel caso di contratti a tempo determinato nelle località turistiche. C’è poi un contratto a termine agevolato per l’assunzione di lavoratori svantaggiati, come i disoccupati di lunga durata: è un contratto di 12 mesi, con i primi sei mesi con un sotto-inquadramento di due livelli e altri sei mesi mesi con un sotto-inquadramento di un livello. Questi contratti a termine sono esclusi dai tetti massimi sopra esposti.

Fra le altre novità,  si segnala  la flessibilità di orario: l’azienda può chiedere prestazioni fino a 44 ore settimanali (l’orario normale è di 40 ore), per 16 settimane all’anno, da recuperare nei successivi 12 mesi. Infine, per gli apprendisti, si possono effettuare nuove assunzioni in caso di stabilizzazione di almeno il 20% degli apprendisti assunti nei 36 mesi precedenti. Il numero massimo di apprendisti, nelle imprese sopra i 10 lavoratori, non può superare il rapporto di due terzi del totale della forza lavoro.

CASSAZIONE:SPETTA DATORE LAVORO LAVAGGIO INDUMENTI USATI DA DIPENDENTI SUL LAVORO

29/04/2015

Si richiama la sottostante sentenza pr0vocata  dal ricorso   un gruppo di dipendenti da impresa  che svolge attività insalubre di raccolta e smaltimento di rifiuti, di provvedere alla fornitura e manutenzione periodica ivi compreso il lavaggio dei dispositivi di protezione individuale e la conseguente nullità della previsione di cui all’art. 21 lett. c) del ccnl del 1995 che prevedeva l’obbligo a carico dei lavoratori del lavaggio seppure dietro il compenso di L 500 per ogni giorno di effettiva presenza al lavoro.

La Corte di Appello  ha dato ragione ai lavoratori  ,affermando  che la disciplina legale non poteva essere derogata dalla normativa collettiva e da patti individuali e che l’impresa    era stata inadempiente agli obblighi legali con conseguente obbligo di risarcire il danno ai lavoratori per i costi affrontati, l’attività ed il tempo impiegati.

 Tale decisione risulta impugnata in Casszione dall’impresa,cui la Suprema Corte ha dato torto ,confermando la pronucia della Corted’Appello     ,disponendo,peraltro ,la condanna alle spese del giudizio    a carico della medesima

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CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 aprile 2015, n. 8585

COMUNICATO MLPS SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE N.51/15

29/04/2015

Di seguito si riporta la  Lettera circolare 28 aprile 2015, n. 7068  del MLPS a  seguito della sent. n. 51/2015 riguardante i   trattamenti economici delle cooperative

Si porta a conoscenza di codesti Uffici l’importante sentenza della Corte Costituzionale n. 51/2015 (allegata alla presente), resa nel giudizio di legittimità costituzionale, in riferimento all’art. 39 della Costituzione, dell’art. 7, comma 4. del D.L. n. 248/2007 (conv. da L. n. 31/2008), nella parte in cui stabilisce che “fino alla completa attuazione della normativa in materia di socio lavoratore di società cooperative, in presenza di una pluralità  di contratti collettivi della medesima categoria, le società cooperative che svolgono attività ricomprese nell’ambito di applicazione di quei contratti di categoria applicano ai propri soci lavoratori, ai sensi dell’art. 3, co. 1, della legge 3 aprile 2001, n. 142, i trattamenti economici complessivi non inferiori a quelli dettati dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale nella categoria”.

La Corte ha concluso per l’infondatezza della questione di legittimità, sollevata con ordinanza di rimessione del Tribunale ordinario di Lucca il 24 gennaio 2014. argomentando che la norma impugnata “lungi dall’assegnare ai […] contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, efficacia erga omnes, in contrasto con quanto statuito dall’art. 39 della Costituzione, mediante recepimento normativo degli stessi, richiama i predetti contratti, e più precisamente i trattamenti complessivi minimi ivi previsti, quale parametro esterno di commisurazione, da parte del giudice, nel definire la proporzionalità e la sufficienza del trattamento economico da corrispondere al socio lavoratore, ai sensi dell’art. 36 della Costituzione”.

È interessante rilevare come l’autorevole pronuncia della Corte Costituzionale, nel sancire il principio di cui sopra, richiami l’intensa attività ispettiva promossa dal Ministero del lavoro e, più in generale, la complessiva attività svolta per contrastare il dumping contrattuale nel settore cooperativo, in particolare attraverso le circolari del 9 novembre 2010, del 6 marzo 2012, e del 1° giugno 2012, che – in caso di applicazione da parte della cooperativa di un diverso CCNL rispetto a quello stipulato fra le organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale della categoria – chiedono al personale ispettivo di procedere al recupero delle differenze retributive, mediante l’adozione della diffida accertativa.

Le intestate Direzioni vorranno, quindi, avvalersi delle essenziali argomentazioni formulate dalla Corte Costituzionale sia in occasione delle attività di vigilanza in ambito cooperativistico, sia in sede di relativo contenzioso.

Con tale occasione si invitano gli Uffici in indirizzo a dare ulteriore impulso all’attività degli Osservatori provinciali sulla cooperazione, nella direzione di una proficua collaborazione fra i soggetti istituzionali e le parti sociali coinvolte nella regolazione del lavoro in cooperativa, ed in vista di un migliore coordinamento fra gli organi provinciali e l’Osservatorio Nazionale, in linea con quanto già rappresentato nella nota prot. 3957 trasmessa lo scorso 6 marzo 2015.

Si segnala, a tal proposito, la disponibilità del Ministero per lo Sviluppo Economico, rappresentata nell’ultima riunione dell’Osservatorio Nazionale tenutasi il 16 aprile u.s.. di intervenire agli incontri degli Osservatori provinciali, compatibilmente con l’organizzazione dei propri uffici a livello territoriale, attraverso uno dei 15 delegati regionali.

Codesti Uffici vorranno pertanto cortesemente agevolare tale coinvolgimento, sia attraverso l’invito ad intervenire alle riunioni degli Osservatori provinciali trasmesso ai delegati Mi.S.E. regionali, ove presenti, sia attraverso la successiva trasmissione dei verbali di riunione alla sede centrale dello stesso Mi.S.E.

Allegato

Corte Costituzionale sentenza n. 51/2015


MEF:PRECISAZIONI CIRCA TRATTAMENTO FISCALE COMPENSI PRESTAZIONI OCCASIONALI ISCRITTI ALBI PROFESSIONALI

29/04/2015

Le precisazioni di cui al titolo risultano contenute nel sottostante documento ,cui si rinvia per opportuna  conoscenza e valutazione.

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MINISTERO FINANZE – Nota 25 febbraio 2015, n. 4594

INPS:ISTRUZIONI TFR IN BUSTA PAGA

28/04/2015

Le istruzioni di cui al titolo sono state fornite dall’Inps con la circolare sotto riportata.

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INPS – Circolare 23 aprile 2015, n. 82

 
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Ultimissime Lavoro – Fiscale 24/04/2015

Giurisprudenza

CORTE DI CASSAZIONE

Ordinanza

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 marzo 2015, n. 5291

Fiscale

Tributi – IVA – Oggetto – Cessioni e prestazioni accessorie – Attività di discoteca – Connessa somministrazione di alimenti e bevande – Aliquota applicabile – Criteri

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 21 aprile 2015, n. 8125

Fiscale

Tributi – IVA – Istanza di rimborso del credito – Diniego – Costruzione di un immobile per attività di albergo – Disciplina antielusiva relativa alle società non operative – Interpello disapplicativo – Parere negativo – Onere di prova da parte del Fisco dell’intento elusivo – Non sussiste

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 marzo 2015, n. 5376

Fiscale

Tributi – Contenzioso tributario – Procedimento – Atto di appello – Modalità per la proposizione – Notifica dell’appello a mezzo posta – Deposito al momento della costituzione dell’avviso di ricevimento in luogo dell’avviso di spedizione – Inammissibilità dell’appello – Esclusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 marzo 2015, n. 5400

Fiscale

Tributi – IVA – Disposizioni per particolari categorie di contribuenti – Soggetti non residenti – Nomina del rappresentante fiscale – Modalità – Comunicazione della variazione dei dati ex art. 35 del d.P.R. n. 633 del 1972 – Ammissibilità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 aprile 2015, n. 16956

Lavoro

Sicurezza sul lavoro – Incendio – Omessa adozione di misure di sicurezza costose – Responsabilità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 aprile 2015, n. 8286

Lavoro

Rapporto di lavoro – Contratti di fornitura di lavoro a tempo determinato – Collegato lavoro – Indennità a forfait anche per i lavoratori interinali

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 aprile 2015, n. 8304

Lavoro

Patto di quota lite – Scrittura unilaterale – Nullità – Restituzione somme

CORTE DI GIUSTIZIA CE – UE

Sentenza

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 21 aprile 2015, n. C-114/14

Fiscale

Inadempimento di uno Stato– Imposta sul valore aggiunto – Sesta direttiva 77/388/CEE– Direttiva 2006/112/CE – Articoli 132, paragrafo 1, lettera a), e 135, paragrafo 1, lettera h) – Esenzioni – Servizi pubblici postali – Francobolli – Direttiva 97/67/CE

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 23 aprile 2015, n. C-111/14

Fiscale

Sistema comune d’imposta sul valore aggiunto – Direttiva 2006/112/CE – Principio della neutralità fiscale – Persona debitrice dell’IVA – Liquidazione errata dell’IVA da parte del destinatario – Assoggettamento all’IVA del prestatore di servizi – Diniego di concessione del rimborso dell’IVA al prestatore di servizi

TRIBUNALE

Ordinanza

TRIBUNALE DI BRESCIA – Ordinanza 14 aprile 2015, n. 2968

Lavoro

Stranieri – Permesso di soggiorno CE di lungo periodo – ANF – Indebita percezione – Insussistenza

Legislazione

AGENZIA DELLE ENTRATE

Provvedimento

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 23 aprile 2015, n. 56191/2015

Fiscale

Approvazione degli schemi di dati da trasmettere per via telematica ai fini dell’applicazione del regime speciale in materia di imposta sul valore aggiunto (denominato “Mini One Stop Shop”) ai sensi degli articoli 74-quinquies, 74-sexies e 74-septies del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972 n. 633, come modificato dal decreto legislativo 31 marzo 2015, n. 42 e individuazione dell’ufficio competente

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 16 febbraio 2015

Lavoro

Indennità di malattia per i lavoratori del trasporto pubblico locale ai sensi dell’articolo 1, comma 273, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 – Anno 2011

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 10 marzo 2015

Lavoro, Fiscale

Modalità di chiusura degli interventi di agevolazione alle imprese cofinanziati dai Fondi strutturali dell’Unione europea, nel periodo di programmazione 2007-2013

LEGGE

LEGGE 16 aprile 2015, n. 47

Lavoro, Fiscale

Modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali – Modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di visita a persone affette da handicap in situazione di gravità

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Decreto 06 marzo 2015

Lavoro

Disciplina delle procedure concorsuali riservate per l’assunzione di personale precario del comparto sanità

Prassi

CONSIGLIO NAZIONALE CDL

Circolare e Provvedimento

CONSIGLIO NAZIONALE CDL – Circolare 23 aprile 2015, n. 9

Lavoro

Naspi al via: Il vademecum per l’utilizzo

INPS

Circolare

INPS – Circolare 23 aprile 2015, n. 82

Ultimissime Lavoro, Fiscale del 24/04/2015

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Ultimissime Lavoro – Fiscale 24/04/2015

Giurisprudenza

CORTE DI CASSAZIONE

Ordinanza

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 marzo 2015, n. 5291

Fiscale

Tributi – IVA – Oggetto – Cessioni e prestazioni accessorie – Attività di discoteca – Connessa somministrazione di alimenti e bevande – Aliquota applicabile – Criteri

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 21 aprile 2015, n. 8125

Fiscale

Tributi – IVA – Istanza di rimborso del credito – Diniego – Costruzione di un immobile per attività di albergo – Disciplina antielusiva relativa alle società non operative – Interpello disapplicativo – Parere negativo – Onere di prova da parte del Fisco dell’intento elusivo – Non sussiste

Sentenza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 marzo 2015, n. 5376

Fiscale

Tributi – Contenzioso tributario – Procedimento – Atto di appello – Modalità per la proposizione – Notifica dell’appello a mezzo posta – Deposito al momento della costituzione dell’avviso di ricevimento in luogo dell’avviso di spedizione – Inammissibilità dell’appello – Esclusione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 marzo 2015, n. 5400

Fiscale

Tributi – IVA – Disposizioni per particolari categorie di contribuenti – Soggetti non residenti – Nomina del rappresentante fiscale – Modalità – Comunicazione della variazione dei dati ex art. 35 del d.P.R. n. 633 del 1972 – Ammissibilità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 aprile 2015, n. 16956

Lavoro

Sicurezza sul lavoro – Incendio – Omessa adozione di misure di sicurezza costose – Responsabilità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 aprile 2015, n. 8286

Lavoro

Rapporto di lavoro – Contratti di fornitura di lavoro a tempo determinato – Collegato lavoro – Indennità a forfait anche per i lavoratori interinali

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 aprile 2015, n. 8304

Lavoro

Patto di quota lite – Scrittura unilaterale – Nullità – Restituzione somme

CORTE DI GIUSTIZIA CE – UE

Sentenza

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 21 aprile 2015, n. C-114/14

Fiscale

Inadempimento di uno Stato– Imposta sul valore aggiunto – Sesta direttiva 77/388/CEE– Direttiva 2006/112/CE – Articoli 132, paragrafo 1, lettera a), e 135, paragrafo 1, lettera h) – Esenzioni – Servizi pubblici postali – Francobolli – Direttiva 97/67/CE

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 23 aprile 2015, n. C-111/14

Fiscale

Sistema comune d’imposta sul valore aggiunto – Direttiva 2006/112/CE – Principio della neutralità fiscale – Persona debitrice dell’IVA – Liquidazione errata dell’IVA da parte del destinatario – Assoggettamento all’IVA del prestatore di servizi – Diniego di concessione del rimborso dell’IVA al prestatore di servizi

TRIBUNALE

Ordinanza

TRIBUNALE DI BRESCIA – Ordinanza 14 aprile 2015, n. 2968

Lavoro

Stranieri – Permesso di soggiorno CE di lungo periodo – ANF – Indebita percezione – Insussistenza

Legislazione

AGENZIA DELLE ENTRATE

Provvedimento

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 23 aprile 2015, n. 56191/2015

Fiscale

Approvazione degli schemi di dati da trasmettere per via telematica ai fini dell’applicazione del regime speciale in materia di imposta sul valore aggiunto (denominato “Mini One Stop Shop”) ai sensi degli articoli 74-quinquies, 74-sexies e 74-septies del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972 n. 633, come modificato dal decreto legislativo 31 marzo 2015, n. 42 e individuazione dell’ufficio competente

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO LAVORO – Decreto ministeriale 16 febbraio 2015

Lavoro

Indennità di malattia per i lavoratori del trasporto pubblico locale ai sensi dell’articolo 1, comma 273, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 – Anno 2011

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 10 marzo 2015

Lavoro, Fiscale

Modalità di chiusura degli interventi di agevolazione alle imprese cofinanziati dai Fondi strutturali dell’Unione europea, nel periodo di programmazione 2007-2013

LEGGE

LEGGE 16 aprile 2015, n. 47

Lavoro, Fiscale

Modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali – Modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di visita a persone affette da handicap in situazione di gravità

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Decreto 06 marzo 2015

Lavoro

Disciplina delle procedure concorsuali riservate per l’assunzione di personale precario del comparto sanità

Prassi

CONSIGLIO NAZIONALE CDL

Circolare e Provvedimento

CONSIGLIO NAZIONALE CDL – Circolare 23 aprile 2015, n. 9

Lavoro

Naspi al via: Il vademecum per l’utilizzo

INPS

Circolare

INPS – Circolare 23 aprile 2015, n. 82

SENTENZA CASSAZIONE RELATIVA ASSUNZIONE PRECARI CRI

28/04/2015

Si richiama l’attenzione sulla sottostante sentenza con cui la Corte Suprema ha  accolto  con rinvio il ricorso di alcuni precari della Cri avverso la contraria decisione della Corte d’appello  per discriminazione nell’assunzione,fissando il, seguente principio:

“Nel regime precedente la riforma dell’ente C.R.I. di cui al d.lgs. 28 settembre 2012 n. 178 e la conseguente nuova disciplina del personale, i dipendenti dell’ente con contratto di lavoro a tempo determinato avevano diritto ad accedere, a domanda, alla procedura di stabilizzazione dei lavoratori precari di cui all’art. 1, comma 519, della legge 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria per il 2007) e quindi avevano diritto ad essere assunti a tempo indeterminato ricorrendo le condizioni contemplate da tale disposizione – che prevedeva che la domanda diretta ad ottenere la stabilizzazione poteva essere proposta dal personale non dirigenziale in servizio a tempo determinato da almeno tre anni, anche non continuativi, o che aveva conseguito tale requisito in virtù di contratti stipulati anteriormente alla data del 29 settembre 2006 o che era stato in servizio per almeno tre anni, anche non continuativi, nel quinquennio anteriore alla data di entrata in vigore della legge finanziaria 2007, purché fosse stato assunto mediante procedure selettive di natura concorsuale o previste da norme di legge (in mancanza delle quali la stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato mediante procedure diverse da quelle concorsuali era condizionato al previo espletamento di prove selettive), e che altresì prescriveva che tali assunzioni fossero autorizzate secondo le modalità di cui all’art. 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 – senza che alcuna priorità fosse possibile in favore del personale con contratto di lavoro temporaneo che avesse prestato servizio presso l’ente stesso rispetto al personale, parimenti con contratto di lavoro temporaneo, ma che avesse prestato servizio presso altri enti e segnatamente in posizione di distacco presso le Aziende Sanitarie Locali, essendo tale differenziazione, presente nel bando dell’ente del 15 novembre 2007 (avviso in Gazzetta Ufficiale, Concorsi ed esami, n. 95 del 30 novembre 2007), contraria al principio di eguaglianza (art. 3, primo comma, Cost.) e di non discriminazione nel rapporto di lavoro (ex d.lgs. n. 216 del 2003)».

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CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 aprile 2015, n. 8284

INPS:INDICAZIONI OPERATIVE SULLA DIS-COLL

28/04/2015

Si evidenzia all’attenzione la sottoriportata circolare con cui fornisce alcune indicazioni circa l’Indennità di disoccupazione per i collaboratori con rapporto di collaborazione coordinata (DIS-COLL),istituita dal   Decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, all’articolo 15,  , in via sperimentale per il 2015, in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2015 e sino al 31 dicembre 2015,

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circolare n. 83 del 27 aprile 2015pdf_icon,

CASSAZIONE:NON DOVUTA IRAP MEDICI CONVENZIONATI SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

28/04/2015

Quanto riportato nel titolo risulta previsto dalla  ordinanza della Corte Suprema di seguito specificata ,posto che manca il   il presupposto impositivo Irap in caso di disponibilità di uno studio, per i medici di medicina generale convenzionati con il servizio sanitario nazionale (SSN), qualora detta disponibilità abbia le caratteristiche indicate dall’art. 22 dell’accordo collettivo nazionale per la disciplina del rapporto con i medici di medicina generale,risultando cio’ atto obbligatorio ai fini della convenzione.

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Ordinanza interlocutoria n. 6330 del 27/03/2015 – Corte di Cassazione

 

INTERPELLO MLPS: IN CASO DI LICENZIAMENTO DISCIPLINARE SPETTA NASPI

27/04/2015

a) Confermando l’orientamento favorevole gia’ espresso per l’Aspi con  .interpello 29/2013 ,con l’ obbligo per il datore di lavoro che effettua il licenziamento, quindi  ,di versare il relativo contributo, previsto dall’articolo 2, comma 31, della legge 92/2012, il MLPS  ,rispondendo ad apposito quesito formulato dalla CISL ,ha esteso con  l’interpello sottostante ,il predetto   orientamento   alla Naspi ,affermando in sintesi che:

non modificando il titolo della risoluzione del rapporto, tale fattispecie debba intendersi pur sempre quale ipotesi di disoccupazione involontaria conseguente ad atto unilaterale di licenziamento del datore di lavoro.

In definitiva, si ritiene possano essere ammessi alla fruizione del trattamento indennitario di cui alla NASpI sia i lavoratori licenziati per motivi disciplinari, sia quelli che abbiano accettato l’offerta economica del datore di lavoro nella ipotesi disciplinata dall’art. 6, D.Lgs. n. 23/2015.”

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interpello n. 13 del 24 aprile 2015 pdf_icon,