In attuazione di quanto previsto dal decreto legislativo n.150/09 , il Ministro della Funzione Pubblica ha firmato il provvedimento ,di sua diretta ed esclusiva competenza,sulle nuove fasce di reperibilità per i dipendenti pubblici in malattia , che dovrebbe essere pubblicato presto in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore da gennaio prossimo .
Il decreto ministeriale in parola prevede che le nuove fasce di reperibilità per il dipendente pubblico malato , in sostituzione delle attuali che vanno dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 , saranno pari a 7 ore e comprenderanno i periodi dale 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 di tutti i giorni della settimana ,mentre le stesse non riguarderanno i malati oncologici o comunque con patologie gravi che richiedono terapie salva vita ,nonche ‘i malati per causa di servizio.
Inoltre si stabilisce che , in attesa che il sistema di invio telematico dei certificati di malattia vada a regime , da gennaio 201o , tanto nel settore pubblico che in quello privato, risulterà possibile tanto l’invio della certificazione sanitaria nel modo tradizionale , che la rimessa diretta all’Inps on line da parte del medico o della struttura pubblica,con l’impegno dell’Inps d’inoltrare la stessa all’amministrazione del dipendente malato .
Peraltro è programmato l’obbligo di certificazione rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un dottore convenzionato per malattie di durata superiore a 10 giorni
In attuazione di quanto previsto dal decreto legislativon.150/09 , il Ministro della Funzione Pubblica ha firmato il provvedimento ,di sua diretta ed esclusiva competenza,sulle nuove fasce di reperibilità per i dipendenti pubblici in malattia , che dovrebbe essere pubblicato presto in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore da gennaio prossimo .
Il decreto ministeriale in parola prevede che le nuove fasce di reperibilità per il dipendente pubblico malato , in sostituzione delle attuali che vanno dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 , saranno pari a 7 ore e comprenderanno i periodi dale 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 di tutti i giorni della settimana ,mentre le stesse non riguarderanno i malati oncologici o comunque con patologie gravi che richiedono terapie salva vita ,nonche ‘i malati per causa di servizio.
Inoltre si stabilisce che , in attesa che il sistema di invio telematico dei certificati di malattia vada a regime , da gennaio 201o , tanto nel settore pubblico che in quello privato, risulterà possibile tanto l’invio della certificazione sanitaria nel modo tradizionale , che la rimessa diretta all’Inps on line da parte del medico o della struttura pubblica,con l’impegno dell’Inps d’inoltrare la stessa all’amministrazione del dipendente malato.
Infine è programmato l’obbligo di certificazione rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un dottore convenzionato per malattie di durata superiore a 10 giorni .
Alla base del nuovo innalzamento delle fasce di reperibilità sta la constatazione che nei ultimi tre mesi scorsi sono cresciute le assenze dal lavoro per malattia dei dipendenti pubblici nella misura rispettivamente del 24,2, 21 e 20 per cento e del del 24,2 per cento,facendo ritenere al Ministro della Funzione Pubblica che l’assenteismo opportunistico dei lavoratori delle amministrazioni pubbbliche è ripreso.
Spetterà ai dirigenti il compito di vigilare sui casi sospetti onde evitare passi indietro. Responsabili troppo “permissivi” saranno punti con la decurtazione o la mancata attribuzione della retribuzione di risultato, fino alla sospensione dall’incarico, con privazione della retribuzione.
Peraltro è da evidenziare che con le nuove norme sul lavoro pubblico, rischia anche il medico se attesta il falso,prevedendosi il carcere,la radiazione dall’albo, la decadenza della convenzione con il Ssn edil licenziamento in tronco, se dipendente di struttura pubblica.
Infine un aspetto non trascurabile è che l’impiegato “malato” subisce una trattenuta sulla componente accessoria del suo salario, che varia da 6 a 12, 13 euro al giorno , a seconda del comparto di appartenenza .
. Alla base del nuovo innalzamento delle fasce di reperibilità sta la constatazione che nei ultimi tre mesi scorsi sono cresciute le assenze dal lavoro per malattia dei dipendenti pubblici nella misura rispettivamente del 24,2, 21 e 20 per cento e del del 24,2 per cento,facendo ritenere al Ministro della Funzione Pubblica che l’assenteismo opportunistico dei lavoratori delle amministrazioni pubbbliche è ripreso. Spetterà ai dirigenti il compito di vigilare sui casi sospetti onde evitare passi indietro. Responsabili troppo “permissivi” saranno punti con la decurtazione o la mancata attribuzione della retribuzione di risultato, fino alla sospensione dall’incarico, con privazione della retribuzione. Peraltro è da evidenziare che con le nuove norme sul lavoro pubblico, rischia anche il medico se attesta il falso,prevedendosi il carcere,la radiazione dall’albo, la decadenza della convenzione con il Ssn edil licenziamento in tronco, se dipendente di struttura pubblica. Infine un aspetto non trascurabile è che l’impiegato “malato” subisce una trattenuta sulla componente accessoria del suo salario, che varia da 6 a 12, 13 euro al giorno , a seconda del comparto di appartenenza .
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